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Il Maestro Antonio Manzi ha deciso da tempo di vivere in Chianti (a Mercatale). Ma in terra chiantigiana non aveva mai esposto nessuna delle sue opere.

Lo farà con una mostra che si annuncia semplicemente… spettacolare a Palazzo Malaspina, nel cuore di San Donato in Poggio.

“Manzi: vedutista dell’anima”, a cura della dottoressa Angela Pierozzi (main sponsor AB Florence, patrocinio dell’Unione Comunale del Chianti Fiorentino), si inaugura sabato 14 luglio alle 18. Sarà visitabile fino a domenica 18 settembre (orari di apertura, 16-19; sabato 10-13 e 16-19, mercoledì chiuso).

Dopo la recente donazione del suo autoritratto alla Galleria degli Uffizi, il maestro Manzi porta 50 delle sue opere (una ventina addirittura inedite) nella cornice di Palazzo Malaspina. Opere realizzate con ognuna delle dodici tecniche usate con maestria dal Manzi.

ALLE GALLERIE DEGLI UFFIZI

Dipinti a olio, disegni, puntesecche (chiodo su lastre di zinco), ceramiche, marmi, bronzi, collage, terrecotte, graffiti, affreschi, matita su gesso… . Cinquant’anni di carriera, 20mila opere.

Per un percorso d’arte che, in realtà, è un percorso di vita. Nato con forza esplosiva dopo l’esperienza in un collegio per bambini e adolescenti con problemi mentali.

Una permanenza nata e proseguita per errore quella di Manzi, che però ha posto le basi per la nascita di un artista che ha sbranato, letteralmente, la vita.

Oltre 20mila opere realizzate in carriera. Di ogni tipo, in ogni luogo. Dai portoni lignei al Cristo nella chiesa della “sua” Lastra a Signa. Fino al Museo a lui intitolato, a Campi Bisenzio, donato da lui stesso alla comunità.

Fino al grande onore del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike D. Schmidt, che gli chiede un suo autoritratto da inserire nel corridoio vasariano.

Chi conosce “il Manzi” vorrà senz’altro vederlo inserito nel contesto, meraviglioso, di Palazzo Malaspina. Chi non lo conosce… cosa aspetta a farlo!?

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