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La Regione Toscana, rappresentata dall’assessore regionale all’urbanistica Vincenzo Ceccarelli, ha consegnato la medaglia d’oro con il Pegaso a Paolo Socci, imprenditore agricolo di Lamole, Greve in Chianti.

Socci he ha portato avanti negli anni un’operazione da egli stesso definita “archeologica”, recuperando e restaurando gli antichi terrazzamenti (che caratterizzavano il paesaggio agricolo toscano prima dell’omologazione delle tecniche agricole negli anni ’70) e vi ha reimpiantato i vitigni tradizionali.

Il lavoro di Socci ha portato all’iscrizione dei terrazzamenti di Lamole nel registro dei paesaggi rurali istituito presso il ministero all’agricoltura, insieme al “paesaggio policolturale” di Trequanda e al “Parco del paesaggio appenninico di Moscheta”.

“Lamole è un esempio – ha detto Ceccarelli – La ricostruzione dei terrazzamenti consente di fare un vino che trae il suo fascino anche dal paesaggio dal quale proviene. La Regione Toscana si è dotata nella scorsa legislatura di due strumenti, il Piano paesaggistico e la legge urbanistica 65/2014, che adesso sono in fase di attuazione e che hanno l’obiettivo di tutelare il paesaggio rurale contrastando il consumo di suolo”.

“Questo – detto ancora Ceccarelli – non vuol dire contrastare il mondo dell’impresa agricola, al contrario sia la legge che il Piano vogliono valorizzare il territorio rurale e dare il massimo supporto agli imprenditori”.

“Fare innovazione territoriale e paesaggistica – ha concluso – rappresenta una sfida che dobbiamo raccogliere collettivamente, amministratori pubblici, progettisti, agronomi e imprenditori. L’agricoltura può crescere abbinando la qualità e la sicurezza dei suoi prodotti con il fascino dei territorio da cui questi arrivano e vediamo crescere sempre più questa consapevolezza anche tra gli imprenditori”.

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