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Quando pensi a Castellina in Chianti, chi ti viene in mente? Facile! Gilles Kehren. Nessuno può non conoscerlo!

C’è solo un posto dove lo possiamo trovare da ben dieci anni: l’Enoteca di Aleandro, all’inizio di via Ferruccio. Lui, arrivato nel 1994, un po’ per caso, poi non se ne è più andato. Di origine francese, ma chiantigiano di adozione.

“Ero conosciuto come Gilles di Casafrassì! Volevo fare un’esperienza lavorativa fuori dalla Francia”, ci racconta. “Avevo pensato all’Inghilterra e all’America come possibili mete. Parlavo bene inglese e tedesco. Poi, però, il destino ha voluto che a Casafrassi cercassero un ragazzo per affiancare il proprietario, Umberto, nella gestione dell’albergo”.

“Dovevo restare solo sei mesi, invece a Castellina ho costruito la mia famiglia”, ci dice con la sua immancabile cadenza francese.

“L’italiano l’ho imparato qua. Mi sono innamorato subito di questo Paese. Mi ricordo che arrivai un giorno al tramontare del sole. Dal punto panoramico, sui Poggi, potei ammirare tutta la bellezza del Chianti” ci rivela Gilles in tono nostalgico.

Da subito si è distinto per la sua dedizione al lavoro. Notato da Aleandro, nel 1996 ha iniziato a lavorare al suo fianco al Cantuccio. Lì, ha conosciuto anche sua moglie Fabiola dalla quale ha avuto due splendidi bambini.

“Quando è nata mia figlia, ho capito che questo lavoro era troppo impegnativo. Non avevo la possibilità di occuparmi della mia famiglia come avrei voluto. Prima, il Cantuccio era Wine Bar”, ci spiega Gilles. “Era un punto di ritrovo per tutti i paesi limitrofi. Poi arrivò la proposta di Leandro di lavorare con lui in Enoteca. Da quel momento non ho più smesso”, ci rivela con entusiasmo.

Lui che di vini è diventato un intenditore, ama l’Italia più di qualsiasi altra cosa al mondo. “Il mio primo amore è stata la bistecca alla Fiorentina”, dice ridendo. In Francia ritorna almeno una volta l’anno con tutta la sua famiglia.

“Meraviglioso, bravo con i clienti, affidabile. È cresciuto con me e sono molto orgoglioso di lui” ci racconta Aleandro stesso “Per me è come un figlio! Lo ho visto crescere”.

“Buono di cuore, gentile, rispettoso, intenditore di vino, disponibile e ironico” ci racconta invece la collega Alexandra Ruf.

“È la mia quercia”, afferma la moglie Fabiola, colma d’amore.

Jessica Nardi

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