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Domenica 25 marzo (alle 17) l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti (Giada Rodani, direttore artistico-arti visive) riapre la stagione di mostre per il 2018 con l’inaugurazione della personale dell’artista fiorentino Giovanni De Gara, dal titolo “Spring is late!”.

Un’esposizione che apre le porte alla primavera con un tripudio di prati fioriti, di natura che rinasce e si riappropria dei suoi spazi.

“Spring is late!” è un progetto artistico ampio e in costante evoluzione, che si amplifica e si trasforma attraverso interventi site specific e performance. Una mostra gemella a quella ospitata dall’Osservatorio del Chianti si terrà nel mese di maggio presso le Serre del Giardino Torrigiani di Firenze.

Non aspettatevi una tradizionale esposizione di pittura, una semplice personale di quadri a soggetto botanico, non si tratta qui di “esercizi di stile”, ma di una pittura allegorica e concettuale, dove il dipingere è il medium, lo strumento, la parola.

I fiori e le piante rappresentate sugli sfondi di verdi prati altro non sono che dei dettagli di un soggetto più ampio, che non si manifesta nella sua interezza: sono dei particolari di campi da calcio fioriti, o meglio… di campi da calcio abbandonati, friche di periferia.

Come tiene a sottolineare il suo autore, “se un alieno si affacciasse a guardare la Terra in cerca di un segno distintivo della nostra civiltà, individuerebbe il segno più rappresentativo dell’antropizzazione nel campo da calcio. Quell’enorme rettangolo verde domina, sempre uguale a se stesso, la visione dall’alto del nostro pianeta. È il nostro logo, appiccicato sulla Terra a tutte le latitudini. Dribblando sul fatto che il “calcio”, inteso come Ca, è il quinto elemento chimico in ordine di abbondanza sulla crosta terrestre ed essenziale alla manifestazione della vita, resta comunque assodato che il vero culto di massa della nostra civiltà è la partita di pallone”.

“Spring is late!”, ci annuncia che la Primavera è in ritardo, che la rinascita, l’evoluzione o la rivoluzione verso un mondo rinnovato e più consapevole stentano ad arrivare… ma i loro semi sono già qui, latenti, germogli forse di una nuova era.

La mostra sarà visitabile fino al 17 giugno. Info: info@osservatoriochianti.itg.rodani@osservatoriochianti.it.

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