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Il verdetto che decreterà Il Magnifico 2018 si sta avvicinando: il 15 marzo prossimo i “Magnifici Assaggiatori” del Consorzio del Chianti Classico DOP e di ANAPOO (Associazione Nazionale Assaggiatori Professionisti Olio di Oliva) riveleranno qual’è il miglior olio extravergine sul mercato europeo del 2018.

Anche per questa sesta edizione il panel di esperti assaggiatori selezionerà il miglior olio presente sul mercato oleario europeo per qualità, eccellenza e potenzialità di impatto commerciale, in assoluta imparzialità di decisione e trasparenza.

E tra i giudici del concorso non può certo mancare Franco Pasquini, presidente di ANAPOO, che dalla prima edizione de Il Magnifico segue con attenzione e accuratezza, insieme agli altri esperti, tutte le fasi di selezione dell’olio migliore.

“Il concorso – spiega Pasquini – è un’ottima occasione per assaggiare non solo oli italiani, ma anche oli provenienti da altri paesi europei, come Spagna, Francia e Portogallo. Un’opportunità che senz’altro porta a una crescita a livello professionale”.

Per la giuria più di trecento gli oli da assaggiare e i lavori stanno procedendo velocemente in vista della data del verdetto.

“La qualità media è alta – prosegue il presidente – quando selezioneremo i dodici oli finalisti sarà chiamata ad assaggiare una giuria speciale, della quale faranno parte anche giudici internazionali”.

A ogni seduta si radunano otto assaggiatori, che in un tempo di un’ora e mezzo circa esaminano un massimo di dieci campioni per volta.
Ciascun olio poi è associato a una scheda descrittiva di riferimento, comprendente vari attributi dello stesso, come intensità aromatica, piacevolezza e complessità del fruttato.

“Abbiamo assaggiato – dice Pasquini – oli provenienti da tutte le regioni italiane e non c’è una prevalenza di oli diversi tra una regione e l’altra. Sono tutti di ottima qualità è non c’è una regione italiana in particolare che spicca per oli di qualità migliore”.

“Perché si sa – sottolinea il presidente – che l’olio buono, con i giusti mezzi e le giuste procedure di lavorazione delle olive, si fa dappertutto”.

Pasquini, dunque, conclude con un appello ai produttori: “Per ottenere un ottimo olio è necessaria massima accuratezza in tutte le fasi di lavorazione del raccolto, senza commettere errori e, soprattutto, è molto importante lavorare velocemente le olive”.

Cosimo Ballini

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