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Il 2017 si chiude con ottime notizie dai mercati del Gallo Nero: per il terzo anno consecutivo si registrano, infatti, vendite per oltre 37 milioni di bottiglie di Chianti Classico in tutto il mondo: un traguardo storico per una denominazione che può vantare una crescita del prodotto commercializzato che negli ultimi otto anni – dal 2009, l’anno più buio della crisi mondiale – ha sfiorato il 50%.

Gli USA si confermano al primo posto: una bottiglia su tre di Chianti Classico trova sbocco su questo mercato (33% delle vendite totali, +1% in volume rispetto al 2016), un dato molto confortante a fronte della recente notizia del sorpasso (valore delle vendite nei primi nove mesi del 2017) dei vini francesi sui prodotti nazionali (fonte Osservatorio Paesi Terzi Business Strategies).

Per il terzo anno consecutivo cresce anche la domanda di Chianti Classico nel mercato interno: in Italia oggi viene venduto il 23% del totale dei vini Chianti Classico commercializzati, confermando il nostro Paese al secondo posto nella graduatoria dei mercati del Gallo Nero.

Il principale canale distributivo per i vini Chianti Classico rimane l’on-trade, ma il 2017 ha visto anche un aumento considerevole delle vendite in off-trade (+ 14,1% in volume e +11,6% in valore rispetto al 2016, fonte Infoscan Census).

La fotografia dei mercati del Chianti Classico vede quindi, nel 2017, gli Stati Uniti sempre in testa (33%) seguiti dall’Italia al 23% e dalla Germania al 12%. Al quarto posto il Canada (8%) e poi a seguire Paesi Scandinavi (5%), Regno Unito (4%), Svizzera (3%), Giappone (3%), Benelux, Cina e Hong Kong, Russia e Francia.

Questo, in sintesi, l’andamento economico del Chianti Classico, una delle denominazioni di punta dell’enologia toscana e nazionale, che presenta in questi giorni, alla Chianti Classico Collection, l’anteprima delle annate 2017, 2016 e della Riserva 2015, oltre che dei nuovi prodotti certificati Gran Selezione.

“Siamo molto soddisfatti dell’affermazione del Chianti Classico sui mercati internazionali – dichiara Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio – e del numero di bottiglie vendute in quest’ultimo triennio (oltre 110 milioni), un grande traguardo per la nostra denominazione”.

“Siamo molto contenti anche per la continuazione del trend positivo negli Stati Uniti – rimarca – e per la conferma del mercato canadese e di tutti gli altri mercati storici per i vini del Gallo Nero. Inoltre mi ha piacevolmente sorpreso l’ulteriore crescita registrata in Italia, un risultato che premia il lungo lavoro di rilancio della denominazione svolto negli anni e culminato con l’introduzione della Gran Selezione, la nuova tipologia di Chianti Classico sul mercato dal 2014. Un grande vino che ha qualificato ulteriormente la nostra denominazione e ha riscosso grandi successi di critica contribuendo a consolidare il Chianti Classico nella sfera delle eccellenze enologiche mondiali“.

Sergio Zingarelli

Dall’indagine sulle vendite del Gallo Nero effettuata dal Consorzio, il Chianti Classico vanta una penetrazione commerciale davvero capillare; pur rimanendo infatti spiccata la concentrazione delle vendite nei suoi mercati storici, i vini del Gallo Nero raggiungono anche mete davvero insolite, al di fuori dalle normali rotte commerciali e in tutti i continenti: i vini a denominazione sono infatti distribuiti in oltre 130 paesi in tutto il mondo.

Da alcuni anni il Consorzio sta investendo sul potenziamento dei suoi mercati storici, anche con alcune attività innovative che ci permetteranno di avere una presenza sempre più costante e capillare nei vari paesi di riferimento” afferma Zingarelli.

“Oltre ai consueti eventi di degustazione B2B – rilancia – alla partecipazione a fiere di settore, alla realizzazione di seminari sulla denominazione e alle attività di comunicazione sui canali tradizionali e nel mondo dei social, abbiamo recentemente iniziato ad investire in particolare su tutti gli appassionati del Chianti Classico (sommelier, operatori del settore, intenditori) con un progetto che prevede la realizzazione di un concorso con lo scopo di individuare e premiare chi da tempo conosce e apprezza i nostri vini: gli Ambasciatori del Chianti Classico. Il primo test in questo senso è stato realizzato con successo lo scorso anno in Canada, dove sono stati selezionati i primi tre Chianti Classico Ambassadors (uno per ciascuna delle 3 province del Québec, Ontario e British Columbia).  La prossima sessione del concorso si svolgerà negli Stati Uniti nel 2018″.

Ogni mercato è importante per il Chianti Classico – conclude Zingarelli – e il 2018 sarà anche un anno dedicato allo studio e all’individuazione delle migliori dinamiche da mettere in campo, nel prossimo futuro, per poter aprire nuovi sbocchi o conquistare nuove fasce di consumatori in mercati ancora emergenti, come, per esempio, in Cina”.

A novantaquattro anni dalla sua costituzione, i soci attivi (con aziende in produzione) del Consorzio Vino Chianti Classico – il primo Consorzio di produttori vitivinicoli nato in Italia – sono 523, di cui 315 sono le aziende che presentano le proprie etichette sul mercato.

Oggi il territorio del Chianti Classico può essere a ragione definito come un vero e proprio “distretto produttivo” e contare su numeri da “grande impresa”, con un fatturato globale stimabile in oltre 700 milioni di euro, un valore della produzione vinicola imbottigliata di circa 400 milioni di euro e infine un valore della produzione olivicola di oltre 10 milioni di euro.

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