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“Una storia fantastica. Ruffino è sempre stato pioniere del suo tempo e coerente con il suo passato, un ponte continuo fra i decenni vissuti e un futuro da disegnare”.

E’ Sandro Sartor, amministratore delegato di Ruffino, a presentare ufficialmente il nuovo vino di una delle firme storiche dell’enologia toscana e italiana. Che quest’anno, non a caso, celebra i suoi 140 anni di vita.

“Un evento – prosegue Sartor – per il quale abbiamo voluto creare qualcosa che suggellasse questo compleanno. E, appunto, questo collegamento fra passato e futuro. Quindi un nuovo vino che sveliamo in anteprima”.

Ed eccolo il Chianti Riserva Ruffino, annata 2014, affinato in legno, una bottiglia elegante, con le forme di una volta. Quando si chiamava… Chianti Vecchio.

E oggi, conclude l’ad Sartor, “è il suggello di questo momento. Da vivere e festeggiare insieme”.

A spiegare le caratteristiche del nuovo nato di “casa Ruffino” è il capo enologo Gabriele Tacconi, in azienda da vent’anni: “Anni nei quali mi sono sempre incontrato e confrontato con il lavoro degli enologi del passato. Quella di un vino nuovo è una sfida che con il mio team di lavoro abbiamo accettato. La sfida di un vino celebrativo, forte e importante, assente dal nostro portfolio”.

Ed eccolo il Chianti Riserva di Ruffino, “Sangiovese, Merlot e una punta di Canaiolo – spiega in conclusione Tacconi – un punto di mezzo fra Chianti Superiore e Chianti Classico. Del primo non ha la giovinezza, del secondo non ha i tre anni di invecchiamento. E’ una strada nuova, diversa. E’ una strada che abbiamo disegnato con grande impegno e passione”.

Buon compleanno quindi e… 140 di questi giorni a Ruffino.

Matteo Pucci

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