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“La produzione vinicola continua a essere uno dei punti di forza per il circuito economico della Toscana: uno dei centri più importanti a livello mondiale per la produzione di rinomati vini, con 11 Docg, 41 Doc e 6 Igt e, con una produzione che supera 1,7 mln di ettolitri. Le zone del Chianti, di Montalcino e Montepulciano fanno di questo territorio un target ideale per l’offerta di Trademachines. Proprio per questo la piattaforma, start up leader nella compravendita di macchinari agricoli usati, punta sulle potenzialità del territorio”.

È quanto afferma Heico Koch, CEO di TradeMachines, la più grande piattaforma B2B per l’e-commerce di macchinari industriali e agricoli usati, nata nel 2013 a Berlino, presente oggi in 92 Paesi nel mondo e che ambisce adesso al panorama vitivinicolo della Toscana.

Company picture low

La piattaforma trova in tempo reale le macchine di seconda mano per la produzione di vino – come diraspatrici, elettropompe o macchine per l’imbottigliamento – messe in vendita nei cinque continenti attraverso aste giudiziarie/industriali o in modo diretto, dando modo ai consumatori di avere accesso a un’offerta molto più ampia.

Lo scopo della start up è permettere a un viticoltore chiantigiano di acquistare un torchio per uva messo in vendita nella Napa Valley, attraverso un servizio di e-commerce gratuito sia per il venditore che per l’acquirente.

“La crescita globale del consumo di vino – conclude Heico Koch – ha provocato un forte incremento della concorrenza, ma allo stesso tempo getta le basi per un mercato molto più articolato, dove a farla da padrone è la facilità nel reperire articoli in vendita sul web. Mentre si lavora a sanare le fratture create dalla crisi, si può cominciare a intravedere come la digitalizzazione delle imprese venga ripensata, cercando di rispondere in maniera più efficiente alle richieste degli utenti”.

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