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Paolo Cianferoni, da Radda in Chianti, è uno che dice sempre le cose come stanno. Pane al pane e (mai come in questo caso è azzeccato dirlo) vino… al vino.

Inizia da lui, da Caparsa, un giro fra i produttori di Chianti Classico per capire quest’annata 2017, incredibilmente siccitosa, come si riverserà sul nostro prodotto di punta.

21272493_10212141545472837_7358497245286792560_nPaolo, com’è la situazione dal tuo osservatorio?

“La situazione è a dire poco critica. Ma per tutta la natura e i suoi prodotti: vino, ma anche per castagne, olive. Le persone vanno al supermercato e non sentono il polso della natura che soffre: per questa annata la parola carestia non sarebbe esagerata”.

La situazione enologica per quanto ti riguarda?

“Ho fatto il giro delle vigne da poco. Dovrei vendemmiare subito, però c’è in mezzo l’Expo del Chianti Classico a Greve. Organizzativamente non siamo pronti a iniziare un mese prima rispetto al normale. Io andrò all’11 settembre, rischiando perché in certe zone sta seccando l’uva”.

Che riduzione prevedi in termini quantitativi?

“Parlando di Chianti Classico, con un massimale di 75 quintali per ettaro, se arrivo a 40 quintali sarò fortunato. E io sono in una zona privilegiata rispetto ad altre. Alcuni produttori hanno vigne giovani in cui non si raccoglierà nemmeno, con l’uva completamente seccata. E quando veniamo via dalla vigna anche in cantina non sarà facile”.

Ovvero?

“Le fermentazioni con alti contenuti di zucchero sono problematiche. Che dire: affronteremo la cosa giorno per giorno”.

21271298_10212141545512838_2902285473604396368_nSei un decano fra i viticoltori chiantigiani: come valuti questo 2017 rispetto al passato?

“Ho iniziato nel 1965, è la mia 42esima vendemmia e non avevo mai visto una cosa del genere. Assomiglia al 2003 ma ci furono due cose diverse, nel 2002 piovve molto e c’erano riserve importanti. E qualche temporale arrivò; quest’anno invece no. Poi è venuto pure il vento ad asciugare. Penso di riuscire a fare 50-80 quintali di vino buono, ma fino a quando l’uva non è in cantina è difficile dirlo. Il 6 e il 7 prevedono piogge… speriamo”.

Matteo Pucci

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