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La sesta edizione di “Radda Rinascimentale nel segno del Ferrucci” ha riempito il borgo di suoni e colori, in un’atmosfera assolutamente magica.

Come ogni anno per le strade si sono accalcati figuranti, sbandieratori, musici e bancarelle di ogni tipo trasportando abitanti e visitatori indietro nel tempo fino al 1527, quando Francesco Ferrucci fu podestà a Radda in Chianti.

“La figura del Ferrucci è storicamente importantissima” ci dice Ursula Spicchiaioli, che pensa alla festa fin dalla prima edizione “tanto che è citato nel nostro inno nazionale. Le fonti ci dicono che non fu una persona particolarmente amata, e pare che fosse una canaglia. Ma in tanti avrebbero voluto avere una canaglia così!”.

Proprio per l’importanza storica dell’evento niente è stato lasciato al caso,tanto che gli organizzatori sono stati affiancati dallo storico Riccardo Mugellini e le coreografie sono state curate dalla regia di Marco Cei.

La manifestazione si è aperta con una cena con più di duecento partecipanti, a cui è seguita l’investitura ufficiale da parte dei capitani delle due squadre della palla in botte.

La partita, con una cornice di pubblico davvero impressionante, si è disputata il pomeriggio del sabato ed è stata vinta da Porta Fiorentina che ha sconfitto Porta Valdarnese per 15 botti e mezzo a 9 botti e mezzo.

“Questa è la nostra prima vittoria” ci dice Marco, punto di forza dei Gialli, “e siamo veramente contenti. Dopo anni di allenamenti si vedono i risultati. Le due squadre si sono affrontate con grande agonismo e regalando quella che è stata la partita più bella fin qui sia sotto il profilo atletico che dello spettacolo”.

La festa è proseguita tra una dimostrazione e l’altra fino alla tipica cena “itinerante”, dal momento che i vari stand gastronomici erano posizionati in più punti del paese. La serata si è poi conclusa con l’affascinante spettacolo del mangiafuoco “Tiziano giullare senza radici”,che ha ammaliato grandi e piccini.

La domenica è stata un’altra giornata ricca il cui apice è stato probabilmente raggiunto con l’esibizione del falconiere Lorenzo Tartarini che ha magistralmente intrattenuto il pubblico astante con dei bellissimi esemplari, tra i quali Petra, uno dei due unici presenti in Italia di aquila giapponese.

Ovviamente molto hanno apportato alla festa compagnie come quella “Alfieri e Musici della Valmarina”, la “Contrada Alfiere di Bagno a Ripoli” o “La Compagnie dal Barbecocul” per non parlare della collaborazione con il Museo Francesco Ferrucci di Gavinana: “senza di loro” ci dice ancora Ursula “sarebbe stato impossibile dare colore a questo evento”.

Ma, come sostiene Sabrina Borgianni, altra organizzatrice storica, “la fatica di questi giorni è ampiamente ripagata dal vedere un intero paese mobilitato. Questo ci riempie il cuore di orgoglio, e ci dà la forza per migliorare ogni anno. Il senso di appartenenza e aggregazione che riesce a produrre questa festa è il vero motivo per cui vale la pena lavorare così tanto”.

Emanuele Grazzini

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