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Vino, cibo, musica e una location splendida. Con un mix del genere la quinta edizione di Castelnovino non poteva che essere un successo.

“Volevamo che questo evento sapesse raccontare Castelnuovo e il suo territorio” ci dice il sindaco Fabrizio Nepi “ma senza una formalità eccessiva. Mi piace pensare a Castelnovino come a un’occasione in cui sia gli autoctoni che gli stranieri possono godere delle nostre eccellenze in un contesto rilassante, in un clima gioviale d’inizio estate”.

E vedendo il risultato, l’obbiettivo è stato sicuramente raggiunto. Nel suggestivo scenario di Villa Chigi Saracini, magnificamente illuminata, fra gruppi musicali e stand gastronomici e vinicoli è stato impossibile annoiarsi (le foto che vedete sono di Alessandro Maggi).

“La manifestazione è in crescita” prosegue il sindaco “e quest’anno sono stati venduti circa un migliaio di bicchieri, una cifra di certo non indifferente”.

Lawrence Cronin, enologo della Tenuta di Arceno, una delle diciotto aziende partecipanti, ci dice che la festa gli è sembrata particolarmente riuscita: “Io sono qui allo stand con mia moglie, mio figlio e mia mamma che è venuta dalla California! Sono molto contento di come è andata questa giornata, e credo che questo posto renda decisamente il tutto più affascinante. Villa Chigi di notte è bellissima”.

Della stessa idea Michele Osini, che mentre ci spiega le caratteristiche dei vini di Fèlsina versandocene un bicchiere ci dice: “Credo che uno spazio così ampio permetta veramente a tutti di godere della festa senza la fretta e l’ansia che spesso caratterizza questi eventi”.

E questa è una vittoria di cui gli organizzatori vanno molto fieri. “Villa Chigi è fantastica, ma troppo poco sfruttata. Siamo veramente orgogliosi di poter riproporre questa manifestazione proprio qui. Il mio motto è, mi raccomando scrivetelo, VivalaVillaviva!”. E’ quello che ci dice Fosco Vivi, uno dei promotori principali di Castelnovino.

A rendere ancora più attraente questa serata, non fossero bastate le esibizioni dei diplomati del Conservatorio Rinaldo Franci, gli ottimi vini e le fantastiche pietanze, sono state l’esposizione di opere d’arte fra stand e stand che hanno accompagnato il visitatore fra un assaggio e l’altro.

Una nota di merito va inoltre alla proiezione del corto “Castelnuovo incontra il cielo” del regista Michele Rosania realizzato con un drone sorvolando Castelnuovo e le sue affascinanti campagne.

Quelle campagne in cui il Chianti Classico incontra le crete e i cui frutti sono stati ampiamente goduti da chi ha avuto la fortuna di partecipare a quest’edizione di Castelnovino.

Emanuele Grazzini

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