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Un viaggio dentro l’Europa, con un forno per la pizza itinerante che venerdì 18 febbraio ha fatto tappa a Villa a Sesta. Il giovane pizzaiolo gallese Phill Lewis, fondatore della pizzeria “Dusty Knuckle” a Cardiff, membro di Slow Food South East Wales, è partito per un viaggio avventuroso da Cardiff a Napoli, cucinando la sua pizza, considerata la migliore del Galles e tra le prime dieci nell’intero Regno Unito. Insieme a lui Tom.

Con il loro forno a legna auto-costruito e montato su un rimorchio, Phill e Tom hanno attraversato l’Europa, partendo con un solo sacco di farina, un barattolo di pomodori ed un sacchetto di formaggio, cucinando ogni sera in un posto diverso, arricchendo la pizza ogni volta con prodotti di qualità scelti da produttori Slow Food locali.

Il desiderio è quello di raccogliere i fondi per promuovere iniziative didattiche locali, che aiutano le persone e le loro comunità a scegliere in modo consapevole il loro cibo e le tecniche di produzione usate.

Il tour è stato organizzato su 3.000 Km in tre settimane passando per il Regno Unito, la Francia, attraversando le Alpi per arrivare in Italia, tutto il tempo cucinando, visitando produttori locali: un tentativo di dialogo e di riflessione sul cibo che viene cucinato oggi.

La sosta a Villa a Sesta è stata fatta lungo la via del ritorno, dopo aver toccato la “Mecca della pizza”, ovvero Napoli. Perché Villa a Sesta? “Non siamo noi a scegliere il paese, è stato il paese a scegliere noi” ha risposto Phill.

Infatti è stato Giuseppe Pollio, membro attivo di Slow Food Siena, a contattare il Circolo Arci di Villa a Sesta non appena ha saputo del passaggio dei due pizzaioli itineranti da Siena.

Paola Valenti, presidente del Circolo, ha subito proposto l’organizzazione dell’evento a Villa a Sesta, ma non si aspettava una partecipazione così grande: a Villa a Sesta sono state sfornate 140 pizze (90 le pizze sfornate a Londra) costituendo il record delle tappe di viaggio.

Impastata con lievito madre ed arricchita di ingredienti scelti tra i produttori locali: le salsicce degli storici macellai di Castelnuovo Berardenga i fratelli Pini, la provola e la mozzarella di bufala prese direttamente a Napoli. Sublime.

E il popolo del Dit’unto non poteva non accoglierli a braccia aperte.

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