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Inizia con questo “video-educational” Osti Opposti, alla ricerca della cucina toscana e chiantigiana, con il suo “cuore” a Panzano in Chianti. Un giovane “autoctono”, Tommaso, e un “oriundo-chiantigiano”, Dante.

Si parte, come è logico che sia… dalla spesa a Greve in Chianti. Il pane sotto ai portici (ci scappano anche le frittelle), il Parmigiano Reggiano al banco del mercato in piazza. Si passa davanti al monumento di Giovanni Da Verrazzano per “tuffarsi” al banco della frutta e verdura: carote, sedano, cipolla rossa. La “santissima trinità”.

Per la ciccia per il sugo si va dal “Doddi” (al secolo la Macelleria Checcucci), macellaio a Panzano alto. Dopo la carne macinata ci scappa la pausa…: pane con il prosciutto e con il rigatino (accompagnati da un bicchiere di vino).

Poi, in cucina. Con i paccheri di Gragnano appena arrivati da Napoli. Si cuoce il sugo sulla stufa a legna. Ma mentre si cucina si beve, si mangia, si “spelluzzica”, si prepara un pinzimonio di verdure.

Prima il soffritto, poi la carne, insieme a due salsicce spezzate a mano. Poi i pomodori, il vino rosso e il sale speziato. Si cuoce, si apparecchia, si mette la pasta, si salta insieme al sugo, si spolvera con il parmigiano.

E, alla fine… a tavola!

Matteo Pucci

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