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Proprio accanto alla pineta di Tavarnelle, al civico 137 di via Roma, il paese può vantare qualcosa di unico nella zona. Che offre un servizio indispensabile per i turisti… a prezzi modici.

Rispettando la filosofia di condivisione e risparmio, l’Ostello del Chianti (al sito www.ostellodelchianti.it tutte le informazioni e la possibilità di prenotazione) garantisce comfort e cordialità. In una posizione strategica, a due passi da Firenze, Siena e San Gimignano.

Di madre irlandese e padre italiano, Declan Goretti ha cinquantatre anni. E abita nella campagna di San Casciano. E’ lui che attualmente gestisce, aiutato dalla moglie, la struttura. Con professionalità, amore per il proprio lavoro e il piacere di incontrare persone ogni volta diverse.

foto-booking-012“Realizzato dal comune di Tavarnelle negli anni Cinquanta – a parlare è Declan – l’Ostello del Chianti è stato uno dei primi d’Italia. Poi, nel corso del tempo, è stato restaurato ed ampliato”.

“Di proprietà comunale fino al 2000 – racconta – è stato venduto all’AIG (Associazione Italiana Ostelli per la Gioventù), federata all’HI (Hostelling International), con 5.000 ostelli nel mondo”.

“Dopo una prima gestione diretta – spiega – noi ex dipendenti dell’associazione, nel 2005, ne abbiamo avviata una indiretta. Facendo sempre capo all’AIG. Da tre siamo diventati due, finché  non sono rimasto io insieme a mia moglie Maya”.

“Diciotto le stanze – dice – sei hanno il bagno privato e dodici quello grande ai piani. Alcune sono camerate, altre ad uso privato: doppia, tripla, quadrupla. Come spazi in comune, abbiamo una stanza con la TV, una sala, una terrazza attigua alla pineta e il giardino”.

“Il 90% della clientela è costituito da stranieri – prosegue – Ospitiamo gruppi sportivi, di gemellati, scolaresche. Da noi vengono molte donne che viaggiano da sole e giovani che altrimenti non sceglierebbero il Chianti come destinazione”.

“Aperti da fine marzo fino al ponte di novembre – aggiunge – i mesi clou sono senza dubbio luglio e agosto. Oltre al pernottamento (al costo di 16 euro nel periodo classico), offriamo la colazione a 3 euro, la cena a 10,50 euro e il pranzo a sacco a 7,50 euro”.

“Ultimamente abbiamo sofferto la concorrenza di affittacamere e Airbnb – fa notare una certa preoccupazione – Per quanto le nostre tariffe siano basse, è difficile competere con queste situazioni. Ci auguriamo che vengano introdotte delle limitazioni, per garantire equità”.

“L’atmosfera che si crea nell’ostello non è la stessa di altri posti – conclude Declan – E’ una cultura, un punto di ritrovo, un porto di mare in cui circolano persone le più varie. Nonché una fonte di ritorno per il territorio”.

Noemi Bartalesi

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