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Una matita di eccezione si aggira per il Chianti. Bernard Chenez, il famoso disegnatore francese, ha scelto Panzano in Chianti per il suo buen retiro con la moglie Arlette.

La casa accanto al castello, ha un giardino con vista mozzafiato sulla valle di Greve che guarda fino al Valdarno. Chenez ha scelto Panzano, luogo ideale per gli artisti, da quasi 30 anni, ma solo negli  ultimi anni ci ha comprato casa.

“Venivamo in vacanza in Toscana e in Chianti – ha raccontato a Wechianti – già 28 anni fa e abbiamo continuato farlo e  tutte le estati siamo passati per Panzano finché non abbiamo deciso di comprar casa”.

Bernard Chenez ha lavorato 10 anni per Le Monde, e 25 anni per L’Equipe e le sue opere hanno fatto il giro del mondo. Ha iniziato ed è salito subito alla ribalta delle scene internazionali con il suo disegno, indimenticabile, con cui condannò il terribile gesto dell’uccisione degli atleti israeliani da parte di alcuni terroristi palestinesi alle Olimpiadi di Monaco del 1972: i cinque cerchi olimpici grondanti sangue.

Poi le infinite e graffianti vignette politiche per Le Monde, quelle sportive per L’Equipe. Negli anni ha realizzato ben 25mila disegni e vignette che hanno occupato le prime pagine di quotidiani,  i magazine e le tv dove si è esibito disegnando in diretta durante i Tours de France, le Olimpiadi, i tornei del Roland Garros di tennis e anche il Giro d’Italia per i giornali francesi. Bernard era a Panzano al passaggio del Giro d’Italia lo scorso 15 maggio e lo ha raccontato con la sua matita ai giornali francesi.

Chenez conosceva quattro disegnatori di Charlie Hebdo colpiti dall’attacco di terrorismo islamico che tragicamente ha aperto un triste periodo per la capitale francese e per l’Europa. “Erano miei colleghi, della  mia generazione. E’ stato un avvenimento gravissimo e doloroso”.

Per Charlie Hebdo

“Anni fa ho conosciuto un illustre disegnatore italiano che ha lavorato anche lui per grandi giornali – racconta Chenez –  Giorgio Forattini, l’ho incontrato all’istituto Italiano di Parigi, molto bravo”.

Da trenta anni lavora per il Giappone, sia con esposizioni dei suoi disegni e vignette sia collaborando con giornali giapponesi. Dalla sua matita è uscita la creazione di Basile, il personaggio-mascotte che in mezzo mondo viene usato come simbologia sostitutiva delle icone del linguaggio di Whatsapp.

Chenez, una volta lasciato L’Equipe, ha scelto di  godersi la libertà della sua professione. Ha curato 29 raccolte di sue vignette comparse sul magazine sportivo ma anche quelle a sfondo politico.

Disegna, ma soprattutto dipinge e scrive racconti. Tre novelle sono state pubblicate dalla casa editrice Heloise D’Ormesson.  Attualmente suoi disegni saranno le  decorazioni di grandi pareti e dell’auditorium de La Tour Pacific a Parigi, più piani di una nuova costruzione adibiti a sale congressi ed eventi nel quartiere d’affari parigino della Défense.

E sul Chianti? “Su Panzano e il  Chianti ho fatto alcuni schizzi,  nel mio giardino, all’alba o al tramonto, nell’orto che amo curare…”.

Daniela Doddoli

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