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Nel Chianti, terra di pievi e castelli, ci sono ancora angoli, pietre e tracce del passato che possono essere ritrovate, identificate e rivelare pagine inedite della storia del territorio. Di un tempo lontano, come il Medioevo, e della sua imponente influenza sui paesaggi e le architetture della campagna toscana.

Le ricerche e gli studi di una giovane archeologa medievista fiorentina, Teresa Ulivelli, portano ad una grande scoperta nel Chianti. La presenza di un castello, risalente all’anno Mille, di cui sono state identificate parti della cinta muraria.

Tra gli ulivi e i saliscendi collinari di San Casciano affiorano dal passato i resti del Castello di Vicchiaccio. I ruderi sono situati su una collinetta adiacente alla chiesa di Sant’Angelo a Vico l’Abate, al confine fra i comuni di San Casciano e Greve in Chianti (zona Castelli del Grevepesa).

“Si tratta del Castello di Vicchio – spiega l’archeologa – un centro di proprietà dell’importante centro religioso della Badia Fiorentina e si può datare nel periodo compreso tra la fine del decimo e il tredicesimo secolo”.

La scoperta è scaturita da un’indagine bibliografica cui sono seguite l’identificazione e la localizzazione del castello sul territorio.

Sul poggio di Vicchiaccio sono visibili parti di strutture edilizie appartenenti ad una piccola cinta muraria, posta intorno alla sommità della collina. L’esistenza del castello nel XIII secolo è attestata da alcuni documenti appartenenti alla Badia Fiorentina.