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Un mese esatto al primo ciclista che partirà da Radda in Chianti per poi percorrere 40 km fra vigneti, oliveti e boschi del Chianti Classico, per arrivare il piazza Matteotti a Greve in Chianti.

E’ la Chianti Classico Stage, la tappa del Giro d’Italia del prossimo 15 maggio, fortemente voluta dal Consorzio Vino Chianti Classico per celebrare in grande stile i 300 anni della denominazione.

La carovana rosa rimarrà tutto il giorno nel Chianti Classico, dove da mesi ci si sta preparando al meglio: dal punto di vista logistico, organizzativo, ma anche da quello dell’accoglienza, degli eventi collaterali.

A Greve in Chianti ad esempio, sede di arrivo di tappa, saranno ben due le settimane di festa per l’arrivo del Giro d’Italia: una prima e una dopo la cronometro. I paesi si stanno già vestendo a festa: stanno spuntando i giganteschi Galli Neri posizionati dal Consorzio, mentre dai palazzi comunali iniziano a pendere i drappi rosa… .

Tecnicamente sarà una cronometro individuale fra i saliscendi tipici chiantigiani, senza neanche un metro di pianura, con discese e tratti particolarmente difficili (ad esempio Sicelle), che arriva inoltre a metà Giro, con i corridori provati dalle tappe precedenti.

“Un percorso abbastanza particolare – ci confida Simone Borgheresi, grevigiano doc, ciclista professionista negli anni ’90 e gregario di Marco Pantani – perché comunque si tratta di una cronometro “atipica”, come si dice in gergo. Lo è in quanto normalmente le crono o sono tutte in pianura o sono cronoscalate, mentre qui c’è un percorso misto. In una parola, è una tappa difficile, in cui più di ogni altra cosa credo che sarà determinante la scelta della bicicletta”.

Fra vigne e olivi quindi potrebbe decidersi chi vincerà la maglia rosa 2016: di sicuro c’è un intero territorio, quello del Chianti Classico, che freme dalla voglia di vedere passare sulle sue strade il grande ciclismo internazionale.

Matteo Pucci